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sabato, Settembre 21, 2024
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“Che tragedia”. Parlano i vicini di casa delle vittime dell’incendio

“Che tragedia”. Ha gli occhi di una notte insonne la signora in pantofole e giubbino che si avvicina al cortile del palazzo di Catanzaro dove stanotte si è consumata la tragedia nella quale sono morti tre ragazzi di 12, 14 e 22 anni.
All’interno del palazzo, la porta dell’appartamento della famiglia Corasiniti-Mazzei, è annerita dal fumo e le abitazioni vicine sono state evacuate anche se, a quanto sembra, non ci sarebbero problemi di stabilità per l’edificio.
“Morire così – aggiunge la donna allontanandosi – nel modo più atroce. Non ci posso pensare”.
Al secondo piano dello stabile, una delle inquiline dice di non essersi accorta di nulla e di essere uscita dalla propria abitazione solo quando sono arrivati i vigili del fuoco che hanno bussato al portone. “Non li conosco – dice – loro sono qui da poco”. Un’altra signora che abita nelle vicinanze parla dei figli della coppia. “Non li conoscevo nemmeno io” – dice la donna.
Il padre delle vittime fa il venditore ambulante di abbigliamento nei mercatini rionali della città insieme al proprio genitore. La madre, che ha 42 anni, è casalinga.

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