“Chi finora si è sottratto al dibattito costruttivo lo invoca farcendo di illazioni una lettera nella quale, per la prima volta, vengono esposti i motivi tecnici che avrebbero arricchito dall’inizio il dibattito sul tema dell’Alta velocità, e che erano le uniche considerazioni richieste”. È quanto si legge in una nota del comune tirrenico, in risposta alla lettera diramata dalle associazioni.
“Le associazioni Svimar, Noi per il Territorio, Scalea Futuro, Circolo Acli Metastasio, Consorzio Scalea Mare e Comitato per la Provincia della Magna Graecia – si legge nel comunicato – hanno voluto imboccare la strada della polemica, del contradditorio a distanza per chissà quali motivi mancando di rispetto non solo all’Amministrazione comunale, unica ad essere citata, ma a tutto il Consiglio Comunale e alle altre associazioni che al confronto non si sono sottratte.
Diventa, dunque, doveroso rispondere per tutelare il lavoro svolto dall’intero Consiglio comunale che mi onoro di presiedere e dell’amministrazione comunale che viene tacciata di opporsi al progetto dell’alta velocità e dello sviluppo del territorio più in generale quando è in questa direzione che si sta lavorando su più fronti.
Questi stimati professionisti, dovrebbero innanzitutto indicare dove e quando c’è stata opposizione alla realizzazione di questa nuova linea. Più volte è stato richiesto il confronto con Rfi perché le amministrazioni e le popolazioni vogliono comprendere i vantaggi del percorso per come è stato previsto ed eventualmente accettare con consapevolezza e cognizione di causa di perdere la fermata dei treni veloci nella stazione di Scalea. La cosa più surreale della posizione delle associazioni che firmano questa lettera accusando di miopia l’operato del Civico consesso e delle associazioni che si sono riunite lo scorso 15 febbraio è che essi stessi, o chi per loro, erano presenti in quella sede. Peccato che nel corso di quella riunione non è stata messa sul tavolo della discussione la posizione oggi espressa.
Preferisco sorvolare sulla lettera inviata nei giorni successivi alla riunione e sui toni assolutamente inadatti ad un confronto costruttivo, ci tengo però a precisare, ad onor del vero di aver risposto dicendo che “pur apprezzando e rispettando le considerazioni, non sarebbero state inserite nel resoconto dell’incontro dello scorso 15 febbraio in quanto non espresse in quella sede”. Sarebbe stato come affermare il falso e questo non mi appartiene. Assolutamente inadatte sono anche le illazioni presenti nell’ultima lettera affidata alla stampa e non inviata al Consiglio Comunale circa la presunta strumentalizzazione politica da parte dell’amministrazione comunale sulla vicenda alta velocità. Se questa è la convinzione dei firmatari abbiano il coraggio di dire chi e da chi si starebbe facendo strumentalizzare e per quale motivo perché sparare ne mucchio è troppo facile, bisogna dire le cose chiaramente e assumersene le responsabilità.
Certo sarebbe stato più onesto intellettualmente esporre nelle numerose occasioni di incontro le proposte finora mai avanzate e affidate ad uno scritto tristemente e inspiegabilmente ricco di protervia e magari confrontarsi anche con il professore Russo.
Probabilmente chi accusa l’amministrazione comunale di strumentalizzazione politica ha cercato strade alternative al confronto proprio per arrivare a questo obiettivo. Infine la più becera illazione sul “sentore che si voglia strumentalizzare l’ambientalismo” che rispedisco con forza al mittente a nome di tutto il Consiglio Comunale.
I contenuti tecnici più volte richiesti alle associazioni firmatarie della lettera si possono discutere, ma i toni e le modalità scelte per l’interlocuzione rimangono incomprensibili e inaccettabili ancorché espressi nei confronti di un consesso istituzionale al quale ci si dovrebbe relazionare con il medesimo rispetto che è stato più volte manifestato”.
